Evento aziendale sulla neve? I nostri suggerimenti. 

Cose da sapere prima di unescursione in alta quota

Evento aziendale sulla neve? I nostri suggerimenti. 

Ipotizziamo uno scenario. Uno scenario altamente verosimile. Il vostro capo, il vostro HR director o chi per esso, ha deciso di organizzare l’evento di fine anno (o di inizio anno nuovo) sulla neve. Una o due notti pernottando in un bellissimo hotel accogliente, a due ore da Milano, a pochi minuti dalle piste. È previsto un meeting per il primo giorno, pranzi e cene, un po’ di relax. E poi, rullo di tamburi, un’esperienza all’aria aperta, un’attività di team building nella neve. Che fosse una novità o meno, qualcuno in ufficio avverte un attimo di panico. Ci si chiede cosa si farà. Ci si chiede soprattutto come ci si dovrà vestire, organizzare, attrezzare. Domande più che lecite, assolutamente ragionevoli. Soprattutto per chi non va in montagna abitualmente. Men che meno con la neve. E che ci crediate o no, stando alla nostra esperienza, si tratta di una grande fetta dei nostri clienti. 

Abbiamo allora deciso di fare alcune domande a Paolo Guarisco e Maddalena Brivio, i nostri Accompagnatori di Media Montagna (AMM) e responsabili di tutte le attività outdoor organizzate da Corefab. Da quelle più semplici a quelle più sfidanti, estive ed invernali. E allora chiediamo a loro qualche informazione in più, con lo scopo di partire tranquilli. Non solo con le cose giuste nel nostro trolley, ma anche con qualche suggerimento interessante per affrontare una qualunque prova all’aperto, in un clima ben diverso da quello cittadino.  

Iniziamo da Paolo. Iniziamo proprio dal clima. Spesso ci si concentra solo sul fatto che il clima, a 1600 così come a 2000 metri, sarà semplicemente più freddo. Sbagliato: il clima potrebbe anche essere più mite del previsto. Perché? E quali considerazioni dobbiamo fare sapendo che, in montagna, il clima è diverso da quello al quale siamo abituati?

Esatto! Il clima in alta quota in inverno non è solo una questione di temperatura. Ci sono altri fattori che influenzano la nostra percezione del freddo e la capacità del nostro corpo di adattarsi alle diverse condizioni. 

Ad esempio, durante una nevicata, difficilmente le temperature potranno essere molto basse.

Da non sottovalutare invece la rigidità di temperatura che possiamo trovare in una giornata soleggiata. La presenza del sole, seppur piacevole, ci espone inoltre ad un forte irraggiamento.

Un discorso a parte lo merita il vento, che è in grado di influire in modo considerevole sulla nostra percezione del freddo, attraverso il fenomeno denominato wind chill.

Per fare un esempio, con una temperatura di -5° e vento intorno a 20 km all’ora, la temperatura percepita dal nostro corpo sarà pari a -12°.

Prima di partire è sempre bene dare un’occhiata alle previsioni meteo, considerando tutti i fattori citati.

Da sinistra, Marco, Paolo e Maddalena alla fine di un’attività sulla neve a Gressoney (AO) – dicembre 2022

Chiedo ancora a te, Paolo. Prima di parlare di come attrezzarsi o come vestirsi, vorremmo sapere perché dovremmo attrezzarci o vestirci in modo particolare. Di norma, cosa possono prevedere le nostre attività outdoor? Quanto durano? 

Un abbigliamento e un’attrezzatura adeguati ci permettono di far fronte alle diverse condizioni climatiche.

Il primo obiettivo è di non far scendere la temperatura corporea, proteggendo in particolare mani, piedi e testa dal freddo, ma anche dall’umidità, considerando il tipo di attività che andiamo a svolgere.

Se, ad esempio, ci aspetta uno spostamento con le ciaspole, è meglio non coprirsi in modo eccessivo e avere sempre un indumento nello zaino che servirà durante le soste per evitare quindi un repentino raffreddamento del corpo.

Se invece l’attività è più statica, non dobbiamo aver paura di coprirci troppo. Potremmo stare all’aperto per 2-3 ore circa.

Un’accortezza relativa al raffreddamento delle mani può essere quella di non toccare oggetti metallici (bastoncini, pale da neve) senza guanti e, in caso si dovessero togliere i guanti per qualche momento, consigliamo di tenerli all’interno della giacca.

Paolo, quali requisiti deve avere quell’area che potrà essere scelta da Corefab per diventare teatro di un’attività di team building di gruppo sulla neve? Come fate ad identificare e riconoscere gli spazi giusti e, soprattutto, a verificare che siano sicure per tutti, anche per i principianti?

Quando si identifica un’area montuosa dove l’azienda vorrebbe trascorrere un paio di giorni e svolgere un’attività di team building, è sicuramente importante valutare le caratteristiche della struttura ricettiva, ma è altrettanto fondamentale identificare nelle vicinanze un percorso adeguato all’attività da svolgere.

La prima valutazione che viene fatta è relativa a:

  • quota, per ridurre al minimo il rischio di non trovare neve in un determinato periodo dell’anno.
  • pendenza del terreno, per agevolare la progressione anche ai meno esperti
  • esposizione del versante, per godere di temperature più miti
  • tempistica dell’attività
  • presenza di impianti di risalita o di un accesso stradale
  • vicinanza dell’albergo o di un rifugio/ristorante in quota

Tutti questi aspetti, unitamente ad un equipaggiamento adeguato, contribuiscono alla buona riuscita dell’attività di team building.

Perché, quindi, è importante attrezzarsi e vestirsi bene?

Per sentirsi a proprio agio durante lo svolgimento dell’attività all’aria aperta, indipendentemente dalle condizioni climatiche. Scaldati dal sole o avvolti da una bella nevicata, la giornata con i colleghi sarà comunque piacevole!

Ora chiedo a Maddalena, un consiglio per tutti, uomini e donne, esperti o meno di montagna: quali sono gli elementi irrinunciabili nel proprio vestiario, per affrontare l’esperienza sulla neve e ricordarla con piacere? 

L’abbigliamento ideale è quello a strati: intimo termico, pile o maglione, giacca impermeabile con cappuccio. Sono inoltre indispensabili scarponi impermeabili e caldi, guanti e berretto.

Non dimentichiamo di portare uno strato caldo in più (l’ideale sarebbe un piumino) da indossare quando non camminiamo.

Se i partecipanti hanno qualche dubbio rispetto all’adeguatezza di un capo o prevedono di effettuare un acquisto, possono contattarci per avere dei consigli.

Ancora una domanda, Maddalena: quanto invece al nostro zainetto? Cosa non dobbiamo assolutamente dimenticare? 

Partiamo proprio dallo zaino, dal contenitore: pratico, di piccole/medie dimensioni. Dovrà contenere:

  • occhiali da sole, anche se il cielo è coperto. Ricordiamoci inoltre di stendere sul viso un po’ di crema solare ad alta protezione per evitare scottature.
  • una barretta e qualcosa da bere. Per me è irrinunciabile un thermos con una bevanda calda!

Infine, non dimentichiamo una buona dose di entusiasmo! La bellezza dell’ambiente innevato e il coinvolgimento di tutto il team renderanno questa esperienza unica!

Gli accompagnatori di media montagna di Corefab, Paolo e Maddalena, durante un evento autunnale in Lombardia.
Marco Menoncello

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