Dipendenti aziendali che partecipano a una corsa di team building in un parco verde in Lombardia, indossando magliette personalizzate.

Team building? Non un singolo evento, ma un processo continuo!

Ah, il team building! Pronuncia queste due parole e nella mente di molti si materializzano immagini di corse nei sacchi improbabili, costruzioni di torri traballanti con materiali di fortuna o, nella migliore delle ipotesi, una cena aziendale con qualche imbarazzante karaoke. Non fraintendete, anche queste attività possono avere il loro perché e strappare qualche sorriso (così come qualche legamento – sic!), ma ridurre il team building a questi eventi spot è un po’ come considerare un singolo allenamento in palestra come la chiave per una forma fisica invidiabile.

Con un po’ di umiltà (sappiamo di non avere la verità assoluta in tasca, ma qualche idea ce la siamo fatta) vorremmo condividere una prospettiva che, crediamo, possa fare la differenza. Spesso ci imbattiamo nell’idea che il “fare team building” coincida con un’uscita programmata, un’attività specifica calendarizzata. Certo, queste occasioni hanno il loro valore: rompono la routine, offrono un contesto diverso per interagire e possono creare ricordi condivisi. Ma se ci fermiamo qui, rischiamo di perdere di vista qualcosa di più importante.

Immaginate un giardino. Organizzare una “giornata del giardinaggio” in cui tutti piantano qualche fiore è un’iniziativa carina. Ma se poi ci si dimentica di annaffiare, concimare e prendersi cura delle piante nei giorni successivi, il giardino non prospererà a lungo. Allo stesso modo, un team ha bisogno di cure costanti, di nutrimento quotidiano per crescere forte e rigoglioso.

Ed è qui che entra in gioco un concetto che ci sta particolarmente a cuore: il team building non è un evento, ma un processo continuo. È un filo conduttore che dovrebbe intessere l’intera cultura aziendale, manifestandosi in piccole azioni, in abitudini consolidate, in un modo di lavorare che metta al centro la collaborazione e la comunicazione.

Cosa intendiamo per “piccole azioni quotidiane”? Beh, possono essere gesti semplici ma significativi. Ad esempio, l’ascolto attivo durante le riunioni, che non significa solo sentire le parole, ma cercare di comprendere il punto di vista dell’altro, ponendo domande e mostrando interesse genuino. Sembra banale, ma quante volte ci ritroviamo a pensare già alla nostra risposta mentre qualcun altro sta ancora parlando? Un’altra azione importante è la richiesta di feedback costruttivo, creando un ambiente in cui chiedere e offrire feedback non sia visto come una critica, ma come un’opportunità di crescita per sé e per il team. Domande come “Cosa ne pensi di questa idea?” o “Come potremmo migliorare questo processo?” aprono grandi porte. Non dimentichiamoci poi della celebrazione dei piccoli successi, senza aspettare il raggiungimento di obiettivi epocali per riconoscere il valore del lavoro di squadra. Un complimento sincero per un compito ben svolto, un ringraziamento pubblico per l’aiuto offerto, sono semi che alimentano la motivazione e il senso di appartenenza. Incoraggiare (e magari creare attivamente) spazi informali di interazione, come momenti di pausa caffè condivisi, chiacchiere spontanee, occasioni per conoscersi anche al di fuori dei progetti lavorativi, può fare la differenza. A volte, la soluzione a un problema o un’idea brillante nascono proprio durante una conversazione informale. Infine, promuovere un supporto reciproco, una cultura in cui chiedere aiuto non sia un segno di debolezza, ma un’opportunità per il team di dimostrare la propria coesione e competenza collettiva. L’espressione “Posso darti una mano con questo?” dovrebbe diventare una consuetudine.

Team aziendale sorridente durante un'attività di team building sul lago in Lombardia, con sfondo montano e atmosfera collaborativa.

Queste non sono attività eclatanti da segnare in calendario con un pennarello fosforescente, ma sono le fondamenta su cui si costruisce una collaborazione solida e una comunicazione efficace. Sono i piccoli mattoni che, giorno dopo giorno, edificano un team resiliente e performante.

Certo, le attività di team building “formali” continuano ad avere la loro importanza. Offrono un’occasione per uscire dalla routine, per mettersi alla prova in contesti diversi, per scoprire lati nascosti dei colleghi e per rafforzare i legami in un ambiente più rilassato. Ma se queste iniziative non sono supportate da un impegno costante nel coltivare la collaborazione e la comunicazione nella quotidianità lavorativa, rischiano di rimanere episodi isolati con un impatto limitato nel tempo.

In fondo, il team building è un po’ come prendersi cura di una pianta delicata. Non basta darle acqua una volta ogni tanto. Ha bisogno di luce, di nutrimento costante, di attenzione e cura quotidiana per fiorire in tutta la sua bellezza. E un team affiatato e collaborativo è un fiore raro e prezioso per qualsiasi organizzazione.

Quindi, la prossima volta che penserete all’attività di team building da organizzare in azienda, provate a guardare oltre la singola attività. Cercate di immaginare come integrare i principi di collaborazione e comunicazione nel vostro modo di lavorare ogni giorno. Potrebbe non essere spettacolare come una caccia al tesoro aziendale, ma i risultati a lungo termine potrebbero sorprendervi. E se non vi sorprenderanno, beh, almeno ci avrete provato con umiltà e un pizzico di divertimento!

In definitiva, il vero team building è un impegno quotidiano, un’attenzione costante alle dinamiche interpersonali e alla creazione di un ambiente di lavoro in cui la collaborazione e la comunicazione siano la norma, non l’eccezione. Noi di COREFAB costruiamo dei percorsi dove il nostro ruolo è diventare dei trampolini di lancio alla cura delle persone, dei potenti ice breaker che smuovano la folla. E ne possiamo programmare di diversi. Tuttavia, senza un impegno costante nelle scelte quotidiane, il risultato delle nostre attività potrebbe essere non altrettanto significativo. 

Quindi, dal momento che #siamotuttiindispensabili, tutti possiamo diventare responsabili di queste scelte e generare maggior eco alle attività che facciamo. 

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Lo staff di COREFAB società benefit

www.corefab.it

Foto: info@unopuntoquattro.it

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