Manager con maglione azzurro che parla sorridente sul palco durante un kick-off aziendale a Milano

Come trasformare il kick-off aziendale in un “boom” di entusiasmo.

Perché organizzare un Kick-Off aziendale è cruciale per le aziende italiane

Siamo qui. Lo sappiamo tutti, l’autunno è il momento in cui, complice una certa malinconia meteorologica e la prospettiva del Natale (che arriverà, non temete), le aziende si danno una mossa. Tirano le somme. E, soprattutto, cominciano a pensare al prossimo anno. Un’operazione, quest’ultima, che in Italia viene spesso confusa con la “preoccupazione”, ma che in realtà è la più sana delle attività manageriali.

Kick-Off aziendale: l’evento strategico per lanciare il nuovo anno aziendale con entusiasmo

Il tema è: l’anno venturo. E, nel gran teatro dell’organizzazione aziendale, c’è un momento che non può essere un semplice “appuntamento obbligato” condito da catering triste e slide soporifere: il Kick-Off. La partenza. Il Big Bang. Il calcio d’inizio. Se non parte con un “botto” energetico, l’anno rischia di somigliare a quelle cene tra vecchi amici dove si parla solo di bollette e mutui. Tristezza a palate.

Il problema, vedete, è che l’imprenditore italiano medio (quello che io chiamo l’Italiano Ragionevole, l’IR) tende a sovraccaricare il Kick-Off di “cose serie”. Obiettivi numerici, tabelle Excel, organigrammi aggiornati. Tutte cose essenziali, certo. Ma non a mezzogiorno, con la gente che sogna un caffè decente. Questo approccio è l’equivalente aziendale di preparare una carbonara e mettere la panna per “alleggerire”. Un sacrilegio. Un danno.

C’è questa perniciosa convinzione, radicata nel nostro DNA gestionale, che l’entusiasmo sia un optional. Qualcosa di carino, magari un po’ frivolo, da lasciare ai “creativi” o, peggio, agli americani. Una roba, insomma, che non si può misurare. Sbagliato. Sbagliatissimo.

L’energia è il carburante segreto dell’azienda. Non compare nel bilancio, ma è quella che fa la differenza tra un team che esegue e uno che eccede. Il Kick-Off, in questo senso, non è un rendiconto: è un generatore di energia. Deve fare due cose:

  1. chiarire la rotta: dove andiamo? Il perché è cruciale quanto il cosa.
  2. caricare le batterie: perché dovremmo andarci, e quanto sarà bello arrivarci?

Stop alla noia nel Kick-Off: interruzione creativa e storytelling emozionale per le aziende

Il punto cruciale è il secondo. Se la vostra squadra esce dal Kick-Off solo con più numeri in testa e meno voglia di vivere, avete sbagliato tutto. Avete sprecato tempo, denaro e, cosa peggiore, occasione.

Ed è qui che entra in gioco COREFAB. E non parlo della solita agenzia che promette balloon art e aperitivi di livello. Parlo di un’entità che ha compreso la dinamica fondamentale dell’entusiasmo di gruppo, e l’ha tradotta in un linguaggio e in strumenti.

I Kick-Off efficaci non sono conferenze. Sono esperienze collettive. Un po’ come le partite di una qualunque Serie A: non si va solo per vedere una squadra giocare, si va per sentire l’appartenenza, per vibrare insieme.

Primo – la tecnica dell’interruzione creativa. La concentrazione umana media è un disastro. Lo sappiamo, lo vediamo anche quando proviamo a leggere un libro senza guardare il telefono ogni tre minuti. Dopo 40 minuti di relatore, il pubblico è andato. La soluzione? Non è la pausa caffè, che è solo un momento di decompressione passiva. È l’interruzione attiva e significativa.

COREFAB utilizza attività mirate di team building non come “riempitivo”, ma come leve di apprendimento e ricarica. Esercizi calati nella realtà aziendale, trasformati in metafore divertenti e memorabili. Ad esempio, una sfida collaborativa di breve durata che costringe a una comunicazione rapidissima e non verbale. Cosa succede? I colleghi si vedono sotto una luce diversa, ridono, capiscono i meccanismi di blocco, e tornano al tavolo della discussione con il cervello ossigenato e la pancia che ancora si contrae per le risate.

Secondo – l’elogio della narrazione (che non annoia). Un manager che parla dei “target di fatturato” usa un linguaggio che, a meno di non essere un contabile particolarmente eccitato, spegne l’audience. Un leader che racconta una storia – la storia di successo che vogliamo scrivere insieme, l’epica del prossimo anno – accende l’attenzione.

Il segreto del kick-off entusiasmante è trasformare il piano industriale in un pitch emotivo. COREFAB aiuta a scovare l’anima dell’azienda e a tradurla in un’esperienza multisensoriale: luci, musica, un ritmo che cambia. Non solo “ti dico cosa fare”, ma “ti mostro quanto sarà figo farlo e perché la tua parte è essenziale”. Si passa dal “dovere” al “privilegio” di far parte. È un sottile, ma fondamentale, cambio di prospettiva.

Vi dirò di più: l’ironia e il divertimento (quello intelligente, s’intende) sono strumenti tecnici potentissimi. Il caro Indro Montanelli diceva che la chiarezza è la prima virtù del giornalista. Ebbene, la chiarezza in un evento si raggiunge anche sbloccando la tensione.

Quando una sala ride, si rilassa. Quando si rilassa, è pronta ad assorbire il messaggio, anche quello più ostico, quello che riguarda, che ne so, l’ottimizzazione dei costi di magazzino. La risata è un atto di de-stratificazione gerarchica (bella questa, vero?). Per un attimo, il CEO e il neoassunto sono uniti da un momento di gioia, e questo abbatte le barriere comunicative di mesi.

Questo è il plus che COREFAB offre. Non si limitano a gestire la logistica (che va comunque gestita benissimo, perché un cavo HDMI che non funziona in un Kick-Off è la fine dell’umanità), ma a infondere un approccio che io definirei neo-umanistico al team building. L’uomo, al centro, ma in movimento.

Filosofia “Serious Fun”: perché il tuo Kick-Off in Italia ha bisogno di un calcio d’Inizio elettrizzante

Quindi?

Siamo a Ottobre. Il momento è adesso. Smettetela di pensare al Kick-Off come a un fastidio da sbrigare prima delle vacanze invernali. Pensatelo come al trampolino di lancio per i dodici mesi successivi.

Se COREFAB avesse dovuto organizzare la partenza per la costruzione della Torre di Pisa (ai tempi d’oro, naturalmente, prima che si accorgessero della pendenza), non avrebbero messo gli ingegneri a parlare di calcoli. Avrebbero organizzato una gara a squadre per disegnare la torre più ambiziosa (e dritta), premiando non solo la tecnica, ma l’audacia e la capacità di lavorare insieme sotto pressione, in modo ironico. E tutti avrebbero lasciato il cantiere con la voglia matta di non essere quelli che l’hanno fatta pendere.

Il Kick-Off deve essere una promessa mantenuta in anticipo: quella di un anno che sarà stimolante, sfidante, e, perché no, anche un po’ pazzo. Ma soprattutto, un anno in cui il lavoro non sarà solo un compito, ma una conquista di gruppo.

Quindi, abbandonate l’idea del Kick-Off come esercizio di “serietà aziendale” (che spesso nasconde solo l’ansia da prestazione) e abbracciate la filosofia del “Serious Fun”. Divertimento serio, tecnicamente profondo. COREFAB ha il linguaggio, gli strumenti e, diciamocelo, la giusta dose di cinismo positivo per trasformare il vostro evento di inizio anno da un “vabbè, ce la siamo cavata” a un “accidenti, che energia!”.

È un investimento sulla cosa che conta di più: la voglia di esserci, di fare, di vincere. E quella, signori miei, non ha prezzo. Ma ha bisogno di un calcio d’inizio memorabile. Elettrizzante. E, grazie a Dio, divertente. Chiamate Corefab. Ora. Non domani.

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