Fabio Columbano lavora con Corefab

Skill Games, così abbiamo conosciuto Fabio, il nostro corrispondente sardo

Intervista a Fabio Columbano

Eravamo nella sala meeting di www.corefablocation.it.

Da una parte sedeva Fabio, dall’altra noi di Corefab s.r.l. società benefit. La ragione dell’incontro era interessante per entrambi: Fabio voleva aggiungere alla sua realtà un ventaglio di attività di team building.

Noi cercavamo un partner affidabile ed entusiasta per indirizzare le nostre attività anche alle aziende sarde.
Ognuno di noi aveva buone idee da mettere in gioco, per attivare l’ennesima nuova e curiosa collaborazione. E così è stato, in uno scenario diverso a dire il vero (la Puglia) e con un fondo d’investimento piuttosto noto in Italia (Ambienta sgr s.p.a. di Nino Tronchetti Provera).

Un evento di successo, di cui vi parleremo più avanti.

Più avanti perché oggi vorremmo raccontarvi di Fabio, del suo percorso, della sua C&D Formazione Manageriale, dei suoi principali colleghi: poiché anche questo è stato, e sarà per certo, un intreccio di successo che entrambi vogliamo vivere e perseguire. Con passione ed entusiasmo.

1) Fabio, dico bene o dico giusto?

Dici bene…e giusto, Marco. L’idea del team building (specialmente in outdoor visto che abito in un paradiso chiamato Sardegna) mi frulla in testa da un po’ di tempo.

Cercavo solo un partner serio e qualificato per passare dall’idea all’azione. Il caso ha voluto che a un corso di Public Speaking, organizzato da me a Milano in primavera, abbia partecipato Chiara Marelli di Corefab.

Sentita la sua presentazione, alla prima pausa, le ho proposto un caffè. A questa prima breve chiacchierata, è seguito un incontro nella sede di Corefab qualche settimana dopo. Di lì a poco eravamo già al lavoro per il team building di Ambienta SGR Spa.

2) C&D Formazione Manageriale, quando e come nasce? E soprattutto, perché?

C&D Formazione manageriale nasce nel 2009 su mia iniziativa e del mio ex-socio Giovanni Degortes. Entrambi consulenti del lavoro, volevamo offrire ai nostri clienti (ma non solo) una formazione che facesse crescere loro come imprenditori e, parallelamente, le loro aziende. Nel 2014 le nostre strade professionali hanno preso due direzioni diverse e sono diventato l’unico socio.Tracciamo percorsi per arrivare lontano e, da oggi, la tua azienda può farlo insieme a noi.

3) Chiunque capiti sul tuo sito web rimane affascinato dall’idea del format Fuoriclasse. Ce lo racconti?

Fuoriclasse® | I segreti della motivazione (che è un marchio registrato) nasce una bella domenica d’inverno mentre ero in giro in kayak, in Sardegna. (Parentesi: credo che le idee migliori mi siano venute proprio facendo sport).

Bene, avevo appena letto un libro di Malcolm Gladwel, giornalista e sociologo canadese dal titolo quasi omonimo: “Fuoriclasse | Storia naturale del successo”. Libro che andava ad indagare le vite di tanti personaggi di successo quali campioni dello sport, geni della scienza, virtuosi della musica o businessman milionari. Da qui l’idea di progettare un format di seminari sulla motivazione contraddistinto dalla presenza di un testimonial da intervistare in aula.

A Luglio di quell’anno (era il 2013), partivamo con il primo appuntamento in compagnia di Gavino Sanna, il pubblicitario inventore delle celeberrime campagne per “Mulino Bianco” e Barilla (Dove c’è Barilla, c’è casa), solo per citarne alcune. Personaggio straordinario che ci ha conquistato con mille aneddoti legati agli anni d’oro della TV commerciale.

A seguire, due titani (sempre sardi) dello sport come Gigi Datome e del jazz come Paolo Fresu. Gigi, proprio in quei giorni, firmava il suo primo contratto per giocare in NBA coronando il sogno di una vita. L’emozione e l’entusiasmo – anche di amici e familiari presenti in aula – erano palpabili. Negli anni a seguire, altri ospiti d’eccezione hanno accolto il nostro invito. Rimando al nostro sito per chi volesse approfondire.

4) Perché oggi dovremmo investire tanto nella direzione della formazione?

A questa domanda, rispondo con una citazione illustre “Se la conoscenza può creare problemi, non è certo con l’ignoranza che possiamo risolverli” (Isaac Asimov)

5) Noi di Corefab ripetiamo spesso che #siamotuttiindispensabili: chi sono gli “indispensabili” del tuo team?

Gli indispensabili del mio team sono Gianni, Irma e Virginia. E poi, i miei partner in un’altra avventura imprenditoriale sempre nella formazione come Marta e Massimo. Ma – sullo stesso piano – indispensabili sono i corsisti e le aziende che in tanti anni sono passati per le nostre aule premiandoci con la loro fiducia.

6) Il 3 ottobre scorso abbiamo vissuto la prima esperienza di team building insieme, progettando un percorso di Skill Games Outdoor molto divertente e performante. Al di là dell’attività (di cui parleremo prossimamente) cosa hai visto “dietro le quinte”?

Il 3 Ottobre ho avuto la fortuna di vivere un’esperienza straordinaria a Borgo Egnazia nel team building organizzato per Ambienta SGR Spa. Ho visto all’opera dei professionisti di altissimo profilo come le nostre guide, i nostri fotografi e un team builder come te, da cui ho solo da imparare.

7) Una domanda personale, se possiamo: cosa sognavi fare o essere da bambino? Potevi in qualche modo prevedere questo esito?

Da bambino, come tanti coetanei cresciuti negli anni Settanta, sognavo di fare il calciatore. Sicuramente non immaginavo che un giorno mi sarei occupato di formazione (e ora anche di team building) con una mia organizzazione.

Tra l’altro, essendo figlio di due dipendenti statali, sarebbe stato più “normale” il posto fisso. Ruolo che ho ricoperto per tredici anni, dopo il diploma. Ma che, evidentemente, non era in linea con le mie ambizioni. A questo proposito, ho sorriso nel vedere il film “Quo vado?” di Zalone sul mito italiano del posto fisso.

8) E ora andiamo in Sardegna, il tuo habitat naturale, con una domanda attuale: qual è lo stato dell’arte attuale dell’impresa locale italiana? Quali misure stanno prendendo gli imprenditori per resistere al momento? La formazione che ruolo ha in queste aziende?

Credo che, in questo momento storico, il giudizio sull’impresa impresa italiana sia troppo condizionato dagli ultimi due eventi che ci hanno coinvolto: pandemia e guerra.

Certo è che le PMI rappresentano uno dei punti di forza del nostro Paese e che, anche in queste condizioni difficili, riescono a generare valore e occupazione.

Per parare il colpo aspettando tempi migliori credo che una delle armi da mettere in campo sia – ove è possibile – la razionalizzazione dei costi e una gestione oculata dei conti senza però rinunciare al marketing e alla promozione. Se dicessi di investire in formazione, sembrerei di parte.

Ma questo lo penso sempre e comunque: gli anglosassoni parlano di “life-long-learning”. Ecco, anche noi dovremmo fare questo salto culturale: apprendere e sviluppare competenze di continuo, sia nei momenti di crisi che in quelli di massimo sviluppo.

9) Se potessi offrire un consiglio ad un imprenditore italiano, quale sarebbe?

Non essere mai pigro di fronte alla possibilità di conoscere cose nuove.

Marco Menoncello
www.corefab.it
Corefab Società Benefit

Corefab diventa Società Benefit

Avevamo una missione: creare beneficio comune, con il nostro lavoro.


Semplice a dirsi, più complicato a farsi.


Ci abbiamo lavorato tanto, a lungo, coinvolgendo tutti i partner che potevano aiutarci a comprendere come farlo.
Ora ci siamo riusciti.


Dal 12 ottobre 2021 Corefab è ufficialmente una Società Benefit, ed entra così nel novero delle aziende che scelgono di avere un impatto positivo e significativo nel mondo circostante.


Essere una società benefit significa continuare a perseguire i propri scopi economici, preoccupandosi tuttavia di farlo generando un beneficio comune.

Un beneficio che possa essere rendicontato per dare evidenza del proprio impegno e, soprattutto, per condividere l’impegno con tutta la forza lavoro della propria azienda.

Così, producendo ricchezza, sia economica che culturale.
Così, producendo, nel lungo termine, benessere.

La trasformazione in Società Benefit

La trasformazione in Società Benefit, anche in Corefab, ha agevolato un percorso di crescita, laddove responsabilità e consapevolezza hanno ora una posizione dominante nelle attività che eroghiamo abitualmente.


I concetti fondamentali andavano sintetizzati in un percorso e, per semplificare, abbiamo creato una specie di sillogismo: se riconosciamo che #siamotuttiindispensabili, è importante ricordare che, subito dopo, #siamotuttiresponsabili.


Insomma, ognuno di noi è parte di un processo che, una volta iniziato, deve concludersi insieme. Responsabilmente.
Le iniziative che abbiamo messo nel nostro progetto riguardano tutti gli ambiti di cui siamo autori e portavoce:

  • Team building e attività con le aziende
    • Obiettivo: Crescita della cultura della responsabilità negli ambienti aziendali e tra le persone
  • Territori:
    • Obiettivo: Valorizzare i territori, in particolare quelli marginali e meno frequentati
  • Prodotti/servizi:
    • Obiettivo: Promuovere prodotti e/o servizi che contribuiscano alla maggiore sostenibilità ambientale e sociale
  • Aziende:
    • Obiettivo: Realizzazione di iniziative volte a valorizzare le aziende food sensibili al tema della sostenibilità

L’Assessment

Il percorso di assessment che abbiamo affrontato per la trasformazione in società benefit, ci ha visti coinvolti in un viaggio destinato a comprendere al meglio come valorizzare il nostro ruolo sociale, perseguendo finalità che guardino verso un futuro sostenibile.

Ciò è stato possibile grazie alla società Goodpoint di Viviana De Luca e Nicoletta Alessi e al supporto di Elisabetta Pontello ed Elisa Mastroianni.


Potendo sfruttare le nostre competenze, abbiamo puntato alla promozione del benessere delle persone, attraverso la creazione di consapevolezza sul valore di ciascuno e sulla responsabilità che ognuno di noi gioca nelle relazioni con gli altri, affinché possano esprimere al meglio il proprio potenziale in azienda, a casa, a scuola e nei contesti di comunità.

Un esempio pratico?


Come puoi leggere tra le righe dell’evento svoltosi presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Severi Correnti”, la nostra missione è iniziata partendo da ciò che avevamo di più importante, il nostro lavoro e le attività di team building.
Abbiamo capito che la combinazione di questi due elementi poteva generare valore, energia positiva e creare nuove opportunità.


Gli eventi di team building organizzati con le aziende partner ci sono stati di grandissimo aiuto per la raccolta di dati e per iniziare a testare la possibilità di sostenere progetti scolastici ed educativi grazie all’energia accumulata dalle aziende durante gli eventi.

La spinta giusta arriva dalla nostra esperienza


Spazi, location e capitale umano ci hanno dato la spinta per proseguire nella ricerca della strada più corretta per dare vita al nostro ambizioso percorso.


Diventare una società benefit è quindi diventato un dovere morale, prima ancora che una necessità con finalità di carattere economico.

Un dovere nei confronti di un pianeta dove l’impegno per il beneficio comune è al centro delle discussioni internazionali e, ognuno di noi, può davvero fare la differenza.


Laddove queste tematiche rischiano di dividere intere nazioni, il nostro impegno mira ad unire e creare un sistema che, grazie all’impegno di tutti, sia in grado di produrre benefici a catena, in modo costante e ricorrente.


Insomma, quella che era una mera ipotesi nascosta in un hashtag, diventa piano d’azione: quando #siamotuttiindispensabili, allora #siamotuttiresponsabili.


A buon intenditore, poche parole. O un paio di hashtag!

#siamotuttiindispensabili
Team Building galbusera

Attività outdoor. I benefici.

I benefici delle attività outdoor per azienda e dipendenti.

L’estate dopo quasi due anni di pandemia. L’unico desiderio è quello di uscire e poter godere di tutto ciò che ci circonda. Fare attività outdoor è qualcosa di cui sentiamo il bisogno fisico e psicologico, più che mai in questo momento.

Secondo alcune ricerche, in qualche modo ricorrenti, l’attività fisica all’aria aperta dà una maggiore sensazione di benessere ed energia e contribuisce a ridurre stress e depressione.

Lo stesso accade con tutte le attività di team building che si decidono di portare fuori dalle mura dell’ufficio, cercando di abbattere i muri del convenzionale e portando lontano dall’ordinario, qualcosa che fino al giorno prima si faceva nella quotidianità.

Destrutturare, dematerializzare, rendere tutto con una forma e complessità diversa per poi ricomporre i pezzi utilizzando le capacità (prima delle competenze), le emozioni e gli stimoli dati dall’andare oltre la propria zona di comfort.

Portare un’azienda all’aperto significa permetterle di vedere che è possibile sfruttare nuove opportunità a cui non aveva mai pensato prima.

Questo è quello che è successo con il Parco Matildico di Montalto che abbiamo incontrato di recente per dare vita nuova ad una location meravigliosa pensata inizialmente prevalentemente per il target turistico.

Lo stop forzato, causato dalla pandemia, ha spinto l’organizzazione a proporre attività nuove indirizzate anche alle aziende.

Eccoci.

Incontrarci in questo cammino è stato naturale oltre che stimolante per entrambi e, se hai letto gli altri articoli del nostro blog, saprai che per noi queste esperienze rappresentano un viaggio che ci sta conducendo a scoprire realtà nuove, sia perché geolocalizzate fuori dal nostro territorio, sia per creare nuove opportunità che permettano di fare vivere le nostre attività di team building outdoor in contesti totalmente diversi da quelli già vissuti.

#Siamotuttiindispensabili, come le nostre proposte che stanno dimostrando di essere in grado di diventare uno strumento di cui non si può più fare a meno. Perché?

Perché l’esperienza del collaboratore, la sua soddisfazione, il piacere di essere davvero indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi dell’azienda per cui lavora, fa sì che l’impresa stessa ne benefici, migliorando reputazione e performance.

Con vantaggi concreti misurabili nel lungo periodo quali, ad esempio, una minore dispersione di talenti nonché costante crescita produttiva.

Una delle attività in cui questi aspetti vedono il loro compimento è “Heading to the Olympics”, di cui avevamo già parlato nell’articolo sulle attività outdoor, con il nostro partner Traccia Trekking.

Avvicinandoci sempre di più alla partenza delle Olimpiadi 2021 è un’ottima proposta quella di emulare le imprese degli atleti azzurri e sentirsi parte di un team che collabora per il raggiungimento di un obiettivo comune, condiviso e conquistato grazie al lavoro di tutti.

Abbiamo passato tutti un lungo periodo debilitante e più che in qualsiasi altro momento (almeno per le nostre generazioni), abbiamo bisogno di ritrovarci e stare bene facendo qualcosa insieme, senza barriere, senza impedimenti.

È proprio con questo intento che HT High Technologies ha deciso di coinvolgere tutti i suoi collaboratori, per raccontare l’ingrediente segreto dei suoi 35 anni di attività: le persone! E per farlo ha scelto una location d’eccezione, oggi partner di Corefab: Oasi di Galbusera Bianca.

Team building outdoor

La pandemia ha portato un allontanamento forzato che ha interrotto la crescita delle relazioni, la contaminazione positiva e la costruzione dei rapporti di fiducia.

Lo smart working ed il lavoro remoto ci hanno permesso di dare continuità al business, ma a discapito del lato umano che è poi alla base di ogni impresa, piccola o grande. Non c’è differenza su questo dettaglio.

Ogni singola azienda è il risultato dell’unione di tutti gli attori coinvolti nel compimento dei suoi obiettivi.

Il viaggio di Corefab non si è fermato qui e il mese di luglio ci ha permesso di smuovere nuove importanti necessità che si sono rivelate da contesti più vicini al mondo Educational nel quale Corefab ha già intrapreso un percorso durante gli scorsi anni avvicinandosi sempre di più a poter fornire un supporto, realistico e concreto, nella realizzazione di attività con finalità sociale, sia indoor che outdoor.

Le scuole paritarie e gli istituti tecnici professionali sono stati i primi a vedere nella nostra proposta un’opportunità per rimettere in connessione il corpo docente, riattivare e stimolare creatività e idee allo scopo di poter restituire agli studenti una realtà nuova, migliore e con un maggior numero di opportunità di apprendimento.

Un nuovo inizio in vista della riapertura a settembre? Sì, perché dalle difficoltà si impara a crescere, a migliorarsi e certamente in quest’epoca di grandi cambiamenti, Corefab ci sarà.